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L’osservazione e la raccolta dei dati: come nascono le previsioni del tempo

Si chiama “meteorologia” quel ramo della scienza che studia i fenomeni atmosferici della troposfera, dai quali dipende la situazione climatica delle varie zone della Terra.
I laboratori che svolgono studi in questo settore, quello dell'”osservazione e la raccolta dei dati nel meteo” si basano quindi su numerosi fattori, tra cui l’umidità presente nell’aria e la sua temperatura, la pressione dell’atmosfera, e la direzione e la potenza delle correnti d’aria, così da poter effettuare delle previsioni del tempo efficaci.

L’osservazione e la raccolta dei dati nel meteo: gli strumenti utilizzati per le previsioni del tempo

Gli strumenti che gli esperti usano per effettuare le previsione del tempo sono: il termometro per misurare la temperatura; il pluviometro per raccogliere i dati riguardanti le precipitazioni; l’anemometro per valutare la direzione delle correnti d’aria e l’anemoscopio per verificarne la velocità; il misuratore di umidità (igrometro); il barometro per esaminare la pressione dell’atmosfera. Inoltre, viene utilizzato anche il luxmetro, strumento in grado di misurare l’intensità dei raggi solari.

Nel mondo, ad oggi, sono presenti oltre 12000 stazioni meteorologiche posizionate al suolo, presenti in ogni angolo del globo. Sono 800, invece, le basi per le previsioni meteo situate nei mari e negli oceani, situate su boe. Sono inoltre presenti numerose sonde meteorologiche sospese in aria, che si muovono seguendo la direzione delle correnti d’aria.

Per analizzare le precipitazioni, i laboratori che operano nel settore dell'”osservazione e la raccolta dei dati nel meteo” si servono invece di radar, in grado di trasmettere dati ai ripetitori ogni 5 minuti, attraverso le onde radio. Questi strumenti, quando si imbattono in precipitazioni, inviano onde riflesse di diversa intensità, grazie alle quali è possibile stabilire la portata e la localizzazione delle stesse.

Come vengono elaborati i dati meteo raccolti

Le previsioni del tempo vengono elaborate dalle stazioni che si occupano dell'”osservazione e la raccolta di dati meteo”. Queste infatti esaminano tutte le informazioni raccolte con l’ausilio dei diversi strumenti e stabilite attraverso schemi matematici che consentono di prevedere il comportamento dei vari parametri in un futuro più o meno prossimo.
Le previsioni meteo, quindi, vengono stabilite seguendo un preciso piano d’azione. Dopo aver raccolto i dati e le misurazioni riguardanti i vari dati atmosferici, questi vengono trascritti su carte di tipo sinottico ed analizzati utilizzando precisi modelli matematici.tecnologia-meteo

In seguito, i dati ricavati vengono riportati sulla carta meteorologica e confrontati con quelli elaborati dalle altre stazioni. In questo è possibile ottenere delle previsioni del tempo più o meno accurate.

Previsioni meteo: le tipologie

Le previsioni del tempo vengono suddivise in categorie, in base alla zona geografica e al periodo temporale alle quali si rivolgono. Innanzitutto, quindi, vengono divise prendendo in considerazione le aree geografiche a cui fanno riferimento: possono essere di tipo provinciale, regionale, nazionale, continentale e globale.

Le previsioni meteo vengono inoltre classificate in base al periodo di tempo. Ci sono le previsioni del tempo “nowcasting”, ovvero che riferite alle 6 ore successive alla rilevazione dei dati; ci sono le previsioni “a breve termine”, che riguardano la settimana; quelle “a medio termine”, che prevedono le condizioni meteorologiche delle settimane successive; quelle “a lungo termine”, dedicate al mese seguente alla ricezione delle misurazioni; quelle “stagionali”, che permettono di stabilire quale sarà l’andamento della situazione meteorologica generale.